Gli shastra affermano che il mantra, e il mahamantra a maggior ragione, sia efficace di per se, persino sè chi lo pronuncia e poco consapevole, distratto, o addirittura in un atteggiamento scherzoso. E’ altrettanto vero, però, e sempre confermato da guru, shastra e sadhu, che se si recita il Santo Nome con consapevolezza e trasporto, gli effetti benefici saranno moltiplicati e il soggetto che si dedica a questa sublime pratica di purificazione del cuore e della mente potrà nel corso di quella stessa vita accedere alla visione della Verità suprema e sperimentare il rasa della parama prema nitya bhakti, il puro amore per Dio. Al fine di agevolare questo processo di elevazione della coscienza per il quale il mantra è divino, potente strumento, si consiglia il sadhaka, lo studente o discepolo, di evitare accuratamente almeno le 10 più gravi offese (aparadha), non solo durante la meditazione sul Nome divino, ma nel corso di tutta la vita.
Esse sono:
1) Invidiare, criticare, offendere un devoto che ha dedicato e dedica la propria vita alla pratica del Santo nome e alla diffusione della scienza spirituale.
2) Separare il Signore supremo dai Suoi nomi, dalle Sue forme e dai Suoi lila, ritenendoli di natura materiale. Non considerare Shri Krishna la Suprema Persona di Dio e, di conseguenza, metterLo al pari dei deva e credere nell’esistenza di più dei.
3) Considerare il Maestro spirituale una persona ordinaria, trascurare i Suoi insegnamenti o volersi mettere al Suo posto.
4) Criticare o minimizzare il contenuto delle sacre Scritture.
5) Ritenere esagerate le glorie del mahamantra, prenderle per un’invenzione; interpretare bizzarramente o deridere i Santi nomi del signore.
6) Compiere consapevolmente attivita adharma, contando sulla potenza del Santo nome per poterne annullare le conseguenze karmiche.
7) Ritenere che riti, ascesi, digiuni, carità e tutte le attività descritte nella sezione Karmakanda dei Veda procurino benefici uguali o addirittura superiori rispetto alla meditazione sul Santo nome.
8) Parlare delle glorie del Santo nome a persone che non sono pronte, che si mostrano infastidite, irritate o addirittura ostili verso tale pratica.
9) Essere distratti durante la recitazione del Santo nome.
10) Mantenere un’attitudine mondana, materialistica nei confronti della vita e trascurare la meditazione sul mahamantra anche dopo averne ascoltato le glorie e dopo aver ricevuto e compreso gli insegnamenti del Maestro spirituale.
Tratto da 'Relazione Guru - Discepolo' di Paramatma Dasi.
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